IL BATTISTERO
Attualmente è collocato nell’edificio attiguo alla chiesa, finito di edificare nel 1949 apportando notevoli modifiche sia interne che esterne a quanto restava dell’ala Ovest del monastero.
L’attuale edicola del fonte battesimale risale al 1740 all’epoca degli interventi del Priore G.M. Fantasti ed era collocato all’angolo Nord-Ovest della chiesa.
Una grande vasca emisferica a forma di fiore sostiene un’edicola esagonale coperta da una cupola dal bordo toroidale culminante con la statua del Battista.
I marmi usati sono il rosso ammonitico di Asiago e il biancone di Pove che si presta anche ad essere scolpito.
All’interno è contenuto il fonte battesimale vero e proprio costituito da una piccola vasca a forma di ciottola in marmo rosso ammonitivo e risale probabilmente al momento in cui dalla pieve di san Martino il battesimo viene trasportato a Santa Croce. A fianco sulla parete Nord della chiesa è stata ritrovata la nicchia (ora visibile) del sacrario dove veniva versata l’acqua battesimale, quando doveva essere cambiata, che attraverso un piccolo condotto raggiungeva la terra alle fondamenta del muro della chiesa.
Questo battistero è descritto per la prima volta nel verbale della visita vescovile del Cardinale Rezzonico avvenuta il 20 luglio 1744: ... ha una forma bellissima, e` di marmo, ed e` eretto in un angolo all’estremita` della chiesa...
(Archivio Capitolare Padova, Visitationes, LXXXIII, Campese alla data).
ANTICO FONTE BATTESIMALE, ORA ACQUASANTIERA
L’antico fonte battesimale di S. Martino. Ora si trova nella chiesa di S. Croce con la funzione di acquasantiera.
Fu destinato a questa funzione dall’arciprete Crivellaro che aveva in animo di trasportare a S. Croce anche l’altare maggiore di S. Martino.
Il fonte battesimale è notevole per la sua eleganza e la simbologia che riassume in se. Dal cerchio di base (il basamento quadrato è una aggiunta recente) si svolgono quattro tortiglioni che sorreggono un fiore di loto segnato da una croce peduncolata. Il fonte battesimale rappresenta l’asse del mondo e l’albero da cui viene la salvezza; attorno a questo asse si svolge il circolo del tempo segnato dalla croce che insieme è simbolo del raccordo tra terra e cielo e del rinnovamento di tutte le cose. Il quattro, rappresentato dai torciglioni, è il numero degli elementi primordiali , terra, acqua, aria fuoco di cui è costituita ogni cosa; è il numero dei cardini del cielo, dei punti cardinali che secondo gli scrittori medioevali del tempo, scritti in greco -che è la lingua in cui sono scritti gli evangeli - danno il nome di Adam il primo uomo : anatolè (levante), dysis (ponente), arktos (nord), mesembria (sud).
L’albero della vita si leva da terra con il tronco formato da quattro polloni che si avvincono tra loro e sostengono la vasca battesimale come ne fosse la chioma abbondante di frutti. La vasca battesimale è il ritorno alla condizione primigenia di ADAM quando era in colloquio con Dio e la creazione:
Or il Signore Iddio avendo formate della terra tutte le bestie della campagna, e tutti gli uccelli del cielo, glimenò ad Adamo, aciochè vedesse qual nome porrebbe a ciascuno d’essi e che qualunque nome Adamo ponesse a ciascuno animale, esso fosse il suo nome.
Ed Adamo pose nome ad ogni animal domestico, ed agli uccelli del cielo, ed a ogni fiera della campagna…
[Genesi 2, 19 – 20. La Sacra Bibbia. Che contiene il Vecchio e Nuovo Testamento: tradotta in lingua italiana da Giovanni Diodati (1576-1649), Londra dai torchi di R. Watts, Stampatore, Crown Court, Temple Bar. 1844]
- Lignum crucis lignum vitae, le acque di Mara: Esodo 15, 22 – 27.
- Tertulliano, De baptismo, IX,2
- Ambrogio, De sacramentis, II, 3
- III Catechesi battesimale, V: PG 33, 432 B 10
- I Catechesi mistagogica, 19,9: PG 33, 1073 B
- Didimo d’Alessandria, PG 39, 692 C
- Ippolito, Traditio
- Gregorio di Nissa, PG 46, 417 C e 6oo A
- Agostino, Discorso 176, 2:PL 38, 950
Prof. Dott. Angelo Chemin
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