La preghiera è una forza quando è quotidiana, quando è breve,
semplice e naturale. La preghiera è un luogo dove possono riposare Dio e l'uomo. La preghiera è un gemito, serve a risvegliare il cuore.
(Luigi Verdi, Romena)
Ogni sabato di quaresima 2025 ore 8.30:
liturgia delle ore: Lodi mattutine e Angelus
La preghiera nella stanza del silenzio
giovedì 27 marzo
alle ore 19.45
Pregare senza troppe parole e nella cella che è dentro di noi
Il Signore Gesù ti ha fatto conoscere in modo divino la bontà del Padre che sa concedere cose buone, perché anche tu chieda a lui, che è buono, ciò che è buono. Ha raccomandato di pregare intensamente e frequentemente, non perché la nostra preghiera si prolunghi fino al tedio, ma piuttosto ritorni a scadenze brevi e regolari. Infatti la preghiera troppo prolissa spesso diventa meccanica e d'altra parte l'eccessivo distanziamento porta alla negligenza.
Laddove il Salvatore dice: «Entra nella tua camera» (Mt 6, 6). Intendi non una camera delimitata da pareti dove venga chiusa la tua persona, ma la cella che è dentro di te dove sono racchiusi i tuoi pensieri, dove risiedono i tuoi sentimenti. Questa camera della tua preghiera è con te dappertutto, è segreta dovunque ti rechi, e in essa non c'è altro giudice se non Dio solo.
Dal trattato «Caino e Abele» di sant'Ambrogio, vescovo (Lib. 1, 9. 34. 38-39; CSEL 32, 369. 371-372).
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