Orto dei semplici

Mettete insieme un antico monastero benedettino, una parrocchia, due istituti scolastici con esperienza agraria e IN PIÙ una delicata attenzione formativa per i ragazzi speciali (Marco Polo e Parolini), una neonata associazione (il Sicomoro odv) e un terreno del monastero da tempo incolto.
Metteteci soprattutto l'interesse e la voglia di cooperare intorno alla parte della regola benedettina LABORA perché l'opera di mani, testa e cuore rigeneri il mondo e soprattutto le persone.
Che ne nasce?
"L'orto dei semplici" (= medicamenti provenienti dalla natura) per ridare vita a quanto i monaci coltivavano dal 1124, realizzazione concreta all'interno del cantiere pedagogico "Il giardino della gentilezza" progetto studiato dal direttore del CFP Marco Polo Federico Carollo e l'insegnante coordinatrice della formazione per ragazzi certificati Chiara Cuman. Parallelamente agisce la medesima funzione dell'Istituto agrario Parolini, Chiara Chiurato. In un anno di lavoro molti insegnanti si ritrovano così più volte in monastero invitati dal "Sicomoro" che media anche le esigenze della Parrocchia, committente (referente principale prof. Angelo Chemin), per affinare ed iniziare la messa in opera del progetto.
Anche la scuola primaria di Campese nel corso di questo anno scolastico ha valorizzato il novecentenario del monastero (storia, arte, cultura) abitandolo, incontrando il prof. Chemin e piantando il proprio ulivo il primo giorno di primavera.
Ad oggi le prime classi del CFP Marco Polo hanno redatto il progetto (ora un po' modificato) ed iniziato il setaccio del terreno per il ritrovamento di reperti archeologici assieme ad alcune classi del Parolini. Le classi dei forestali dell'Istituto agrario Parolini hanno già posto la palizzata di recinzione e segnato con pali a terra i quadranti dell'orto. Anche volontari delle associazioni del paese e molti scout nei weekend con il loro servizio  in monastero hanno contribuito e accelerato il prosieguo.
Il prossimo step sarà la piantumazione della siepe e dello schermo arboreo vs il campo da calcio.
La sensibilizzazione che proponiamo è ora finalizzata proprio al reperimento di fondi per la piantumazione 
Ringraziamo i volontari presenti alla prima della campagna "Adotta un 🌳" all'evento del 6 e 7 aprile "Di Rara pianta" al corner di Italia Nostra ai giardini Parolini di Bassano del G. e tutti coloro che vorranno adottare un metro di siepe, o un metro quadro di piante officinali che andranno a formare l'orto dei semplici nel 900rio del Monastero di Santa Croce di Campese.


L’Orto dei Semplici, o Hortus simplicium, è il luogo destinato nel Medioevo alla coltivazione ed allo studio delle piante medicinali. “Semplici” venivano chiamati, nella terminologia medievale, i principi curativi che venivano ottenuti direttamente dalla natura, mentre “Compositi” erano i farmaci ottenuti miscelando e trattando sostanze diverse. I farmaci venivano sottoposti a vari trattamenti (essiccazione, macerazione, ecc.) nel laboratorio chiamato, con termine latino, officina. Perciò le piante medicinali vengono chiamate ancora oggi “officinali”. L’orto dei semplici collegato agli studi universitari è un’idea che nasce attorno alla metà del ‘500. Ad esempio, l’ Orto dei Semplici dell’Università di Bologna fu costituito da Ulisse Aldrovandi nel 1568, nel cortile del Palazzo d’Accursio, e fu il quarto al mondo, dopo Pisa, Padova e Firenze, tutti fondati attorno alla metà del ‘500. 

Orto dei semplici di Padova, il più antico orto botanico universitario, fu istituito  dalla Serenissima Repubblica di Venezia nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali, che allora costituivano la grande maggioranza dei "semplici", cioè di quei medicamenti che provenivano direttamente dalla natura. 




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