14 febbraio: santi Cirillo e Metodio
Una liturgia viva che si esprime nella lingua di oggi: Cirillo e Metodio ci sono riusciti, con audacia e creatività, molto secoli fa
Cirillo e Metodio, due fratelli nati a Salonicco nei primi
decenni del secolo IX. Sono stati proclamati da Giovanni Paolo II Patroni d’Europa.
Cirillo, in particolare, con grande audacia e creatività si è adoperato per
tradurre nella lingua delle popolazioni slave (Pannonia e Moravia) i testi
sacri e i testi della liturgia.
Anche se sono ricordati come gli apostoli degli slavi, la loro opera ha lasciato un seme di unità che abbraccia l'intero
continente e supera qualsiasi divisione culturale, linguistica, politica.
La liturgia per parlare all'uomo e alla donna contemporanei, dovrà essere una liturgia viva, “capace di interrogarsi anche sulla sfida
dell'imprescindibile mediazione del linguaggio e dei linguaggi: perché si
riscontrano difficoltà crescenti nell'elaborazione di traduzioni dei testi
liturgici e nella loro ricezione da parte delle chiese locali? Va detto con
franchezza: il non riuscire a imboccare una via verso una liturgia che si
esprima nella lingua viva di oggi è mortificante!”.
(Enzo Bianchi, Una Liturgia viva per una chiesa viva,
Edizioni Qiqajon 2018)
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