Il Vescovo Claudio, incontrandoci come associazione (IL SICOMORO) nel monastero di Campese, ci ha lasciato un’interessante preghiera composta in occasione del giubileo dei giovani. Interessante perché mette sulle labbra di Zaccheo l’invito che lui stesso riceve da parte di Gesù: “scendi subito”; la prospettiva è interessante e originale perché chiede a Gesù, e quindi anche a tutta la realtà che fa riferimento all’esperienza della fede (Chiesa compresa), di scendere e di ritornare a casa; una fede che ritorna a casa, non soltanto in chiesa o in monastero, o nelle sacristie delle nostre liturgie. Si tratta di ritrovare Gesù dentro il perimetro e l’orizzonte della mia esistenza più quotidiana.
GESÙ SCENDI SUBITO
Gesù, scendi subito, perché oggi devi fermarti nella mia casa,
Gesù, scendi subito, perché oggi devi fermarti nel mio lavoro,
per mettere nel mio cuore parole e gesti nuovi e ritrovare la gioia di vedere te in ogni persona che incontro.
Gesù, scendi subito, perché oggi devi fermarti nelle mie domande e nel mio silenzio,
dove ti posso incontrare nella verità della preghiera e diventare testimone di pace nella fatica di ogni giorno.
Gesù, scendi subito, perché oggi devi fermarti nella mia comunità,
dove soffriamo tante ferite aperte dai nostri conflitti che solo tu puoi aiutarci a rimarginare per ricominciare a servire.
Gesù, scendi subito, perché oggi devi fermarti nella nostra Chiesa, per accompagnare il cammino del Sinodo sui sentieri di Zaccheo che profumano di giustizia e di Vangelo.
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