mercoledì 2 novembre 2022

 

DIO E' GRANDE!



Dal Vangelo secondo Luca (13,18-21)

18"A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? 19È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami".

20E disse ancora: "A che cosa posso paragonare il regno di Dio? 21È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata".

Se ci chiedessimo che immagine abbiamo di Dio, ognuno risponderebbe probabilmente in maniera personale. Però ci sono alcuni tratti che ci hanno insegnato fin da piccoli, che forse restano costanti. Uno di questi che Dio è GRANDE. Tutta la sfilata degli "onni" (potente, sciente, presente...), solidamente supportata da secoli di riflessione teologica, ha spostato Dio "in alto" e, parallelamente, l'ha reso grande, grandissimo. Praticamente ingombrante. Se tutto ciò è sicuramente segno di una meditazione seria, a livello ecclesiale e personale, tuttavia nasce un problema: uno così, chi lo invita a casa sua? Facciamo fatica a invitare quattro o cinque persone a cena, perché non abbiamo un tavolo abbastanza grande: uno GRANDE come Dio chi riesce ad invitarlo nella sua vita? Non è un po' troppo GRANDE? Dove potrebbe trovare spazio? Il vangelo ci presenta un Dio piccolo, piccolissimo. Praticamente tascabile. Un seme, un pizzico di lievito, nulla più. Piccolo di dimensioni, ma con dentro una energia infinita capace di generare e rigenerare la vita. La grandezza di Dio non sta nel suo ingombro, ma nelle sue potenzialità. Che, tradotto, significa che la grandezza dell'amore (quello vero, quello che vince la morte) non risiede nell'appariscenza o nella visibilità pubblica, ma nel silenzioso e tenace crescere della speranza. Così si propaga il Regno di Dio. Per questo è inarrestabile; è come la polvere, sottile, impalpabile, ma che si infila dappertutto. Certo, noi restiamo abbagliati e confusi dai grandi segni di male: enormi eventi, terribili, certo… ma sterili, perché incapaci di generare vita. Il male non fa eco: l'amore, come la speranza, divampa. Così è l'amore di Dio, e l'amore dell'uomo, così grande da essere tascabile. La fede ci dà uno sguardo profondo che ci permette di riconoscerlo.

Nel silenzio cerca di fare attenzione al “seme” che oggi è stato seminato nel terreno di questa tua giornata.

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