giovedì 12 gennaio 2023

 


Liturgia: la sfida del linguaggio e dei linguaggi

Purtroppo, siamo stati educati a preoccuparci di assicurare alla liturgia posture ieratiche, gesti solenni, tratti spettacolari da corte imperiale, più che di fare della liturgia un’azione umanissima, come fece Gesù nella sua vita terrena.

La qualità cristiana di un'assemblea, e quindi della liturgia che essa celebra, è data dalla sua conformità all'umanità di Gesù, umanità con cui egli ha glorificato Dio e ha reso l'uomo capace di essere più umano. Così la liturgia saprà parlare all'uomo, alla donna contemporanea che la celebra e vi si accosta. E per giungere a tale eloquenza, una liturgia viva dovrà essere capace di interrogarsi anche sulla sfida dell'imprescindibile mediazione del linguaggio e dei linguaggi: perché si riscontrano difficoltà crescenti nell'elaborazione di traduzioni dei testi liturgici e nella loro ricezione da parte delle chiese locali? Va detto con franchezza: il non riuscire a imboccare una via verso una liturgia che si esprima nella lingua viva di oggi è mortificante!

(E. Bianchi, Una liturgia viva per una chiesa viva, Edizioni Qjqaion, Comunità di Bose, Magnano, 2018)

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