mercoledì 8 marzo 2023


ABECEDARIO LITURGICO - «PREFAZIO»


Prefàzio singolare maschile: dal nominativo latino Praefatio (genitivo: prefationis). Deriva dal verbo praefari «premettere, dire prima»; in italiano “prefato” significa “pre-detto”]. Altre parole in italiano: prefazione: lett. “scritto prima].

Parte della liturgia eucaristica, una delle più antiche, con la quale hanno inizio le preghiere eucaristiche e viene “detto prima” della consacrazione eucaristica; è generalmente un testo variabile secondo i varî tempi e festività, e termina con il Sanctus; con lo stesso nome si indica anche la musica che può accompagnare tale parte della messa. 


PREGHIERE EUCARISTICHE II-IV

Le prime tre nuove preghiere del rito romano riformato presentano stili alternativi di Preghiera Eucaristica, sulla base, però di una comune struttura di fondo. Anche se ognuna di queste preghiere, è una composizione nuova, tutte e tre ricalcano antichi modelli; la seconda è una rielaborazione assai completa di un'antica anafora, mentre la terza e la quarta sono nuove composizioni che, comunque, riportano abbastanza letteralmente antiche formule liturgiche.

Tutte le nuove preghiere incorporano alcune caratteristiche della tradizione orientale che erano assenti dalle preghiere liturgiche della Chiesa latina, in particolare l'interesse per la storia della salvezza, dentro il contesto della creazione, e l'attenzione al ruolo "economico" dello Spirito Santo in questa storia e nel culto della Chiesa. L'elemento più esplicitamente "eucaristico", cioè l'azione di grazie, è più sviluppato di quanto si trova nel canone romano, dove era confinato al prefazio.

PREGHIERA EUCARISTICA II

La Preghiera Eucaristica II è la più corta tra le nuove anafore; ed è un adattamento di una preghiera eucaristica del terzo secolo trovata in un documento chiamato La Tradizione Apostolica, attribuito a Ippolito, un presbitero romano.

L'originale è stato modificato sia per adattarlo alle nuove strutture delle preghiere romane sia per renderlo più comprensibile alle assemblee del nostro tempo. Questo ha comportato l'aggiunta del Sanctus (Santo, Santo), la composizione di un Post-Sanctus per facilitare il passaggio all'epiclesi sui doni, e delle intercessioni (né le intercessioni, né l'epiclesi erano presenti nella preghiera d'Ippolito) e in più la modifica o l'omissione di alcune espressioni ritenute inadatte per la mentalità odierna.

Dato che la preghiera originale ha avuto una profonda influenza in molte chiese cristiane dal 1930 in poi, ed è stata usata con adattamenti assai diffusamente, il significato ecumenico della scelta di questa preghiera è ovvio. Facilita una convergenza sulla base di un modello comunemente accettabile che precede la divisione delle chiese da più di un millennio.


PREFAZIO


È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Padre santo,
per Gesù Cristo, tuo amatissimo Figlio.


Egli è la tua parola vivente:
per mezzo di lui hai creato tutte le cose,
lo hai mandato a noi salvatore e redentore,
fatto uomo per opera dello Spirito Santo e nato dalla Vergine Maria.

Per compiere la tua volontà 
e acquistarti un popolo santo egli,
nell’ora della passione,
stese le braccia sulla croce,
morendo distrusse la morte e proclamò la risurrezione.

Per questo mistero di salvezza,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo a una sola voce la tua gloria:

 ACCLAMAZIONE 

Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna nell’alto dei cieli.
Padre veramente santo,
fonte di ogni santità.

 POST-SANCTUS


Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità. 

EPICLESI SULLE OFFERTE 

(epiclesi è parola che viene dal greco epi (su) kaleo (chiamare, invocare) e sta a significare l'invocazione dello Spirito Santo sulle offerte (pane e vino)

Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito perché diventino per noi il Corpo e il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. 

RACCONTO DELL’ISTITUZIONE 

Egli, consegnandosi volontariamente alla passione, prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, di nuovo ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue, per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me. 

ANAMNESI S. Mistero della fede 

[anamnesi è parola che viene dal greco e significa "ricordare", "fare memoria"]

A. Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale. 

EPICLESI SULL’ASSEMBLEA 

Ti preghiamo umilmente: per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo. 

INTERCESSIONE PER LA CHIESA E I MINISTRI DEL CULTO 

Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: [e qui convocata nel giorno in cui Cristo ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale]: rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro papa nome, il nostro vescovo nome, i presbiteri e i diaconi. 

INTERCESSIONE PER I DEFUNTI 

Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. 

NTERCESSIONI PER I VIVI E MEMORIA DEI SANTI 

Di tutti noi abbi misericordia, donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli, San N (santo del giorno o patrono) e tutti i santi che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua lode e la tua gloria.

DOSSOLOGIA FINALE 

[doxa in greco significa "gloria" e "logos" parola; la dossologia: parole che intendono esprimere la gloria di Dio] 

Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen


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