Il Dio delle sorprese e il Dio dell'istituzione
Zaccheo è il piccolo pubblicano che cerca
Gesù tra la folla ed è sorpreso dallo sguardo del Signore che lo chiama per
nome: “Zaccheo scendi subito perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Il Dio delle sorprese che deve entrare nella
casa di Zaccheo… come è distante dal Dio dell’istituzione religiosa che deve
normalizzare tutto.
Zaccheo è un
uomo che non frequenta la sua comunità religiosa di riferimento: non la frequenta
e non la può frequentare perché è un pubblicano, un peccatore. La religione ufficiale,
quella delle persone per bene e devote, lo esclude perché lo considera impuro,
cioè indegno di Dio. Fa un mestiere infame: riscuote le tasse per conto dei Romani
e la gente non lo sopporta.
Proprio per questo
Zaccheo preferisce correre in avanti dove la folla non è ancora arrivata. Ed eccolo
sul sicomoro: guarda da lontano, forse di nascosto, tra i rami del sicomoro,
convinto di non essere visto da nessuno; lontano dagli sguardi della gente per
bene e devota, pronta a puntare il dito; desideroso di vedere e allo stesso distaccato
e libero dai recinti della religione: un po’ più in là e un po’ più in su.
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